PER IL CICLO DI INTERVISTE “VOCI DAL TERRITORIO” MILANO SPARKLING METROPOLIS INTERVISTA MAURIZIO ZINESI PORTAVOCE DEL MOVIMENTO 5 STELLE E VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CINISELLO BALSAMO

PER IL CICLO DI INTERVISTE “VOCI DAL TERRITORIO”
MILANO SPARKLING METROPOLIS INTERVISTA
MAURIZIO ZINESI
PORTAVOCE DEL MOVIMENTO 5 STELLE E
VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CINISELLO BALSAMO
PAOLA PIZZIGHINI, giornalista e co-founder di Milano Sparkling Metropolis, attivista di M5S, contribuisce da tempo alla nuova fase di discussione e di riorganizzazione del Movimento che ha avuto un momento importante negli Stati Generali del 14 e 15 novembre 2020. Questo, in particolare, con il progetto editoriale “Voci dal Territorio” che ha la finalità di dare appunto voce alle idee di rinnovo e alle istanze del territorio milanese e che oggi ospita in questa intervista il Portavoce del Movimento 5 Stelle del Comune di Cinisello Balsamo, MAURIZIO ZINESI.
CHI E’ IL NOSTRO INTERVISTATO MAURIZIO ZINESI
Il Movimento 5 Stelle di Cinisello Balsamo ha votato per un candidato Sindaco e deciso per la mia persona. Sono grato a tutti per questa mia possibilità di migliorare la città dove vivo da diversi anni e che mi ha accolto con affetto e dato la possibilità di vivere nel verde e a contatto con ambientalisti dal respiro nazionale. La multinazionale per la quale lavoravo come Responsabile Europeo di Logistica Distributiva mi ha permesso di maturare un esperienza significativa in progetti europei di programmi aziendali a respiro internazionale, coinvolgendomi nella loro realizzazione (ad esempio la costruzione e ottimizzazione dei flussi ferroviari dalla Cina alla Germania attraverso la Siberia; la distribuzione dei prodotti sul territorio nazionale dal centro logistico di Strasburgo (Francia); la costruzione di magazzini distributivi sul territorio europeo e italiano).
In questi due anni ho usato e uso quotidianamente il motto:” LA FIDUCIA TRA LE PERSONE SI COSTRUISCE, DOBBIAMO PARTIRE DALLA COMPRENSIONE PER CAPIRE CHI SONO E NON SOLO PER QUELLO CHE OFFRONO O FANNO O ANCORA SANNO FARE”.
Dopo la Assemblea Generale degli Stati Generali sono emersi con chiarezza alcuni indirizzi della base del Movimento su temi identitari di M5S come il limite ai due mandati, la posizione autonoma del Movimento rispetto alle alleanze elettorali, la Governance Collegiale. Un tuo commento su questa nuova fase del Movimento.
Premetto che gli Stati Generali a mio avviso arrivano in un momento molto delicato e di sofferenza che ci ha limitato nella realizzazione degli stessi. Ho nella mente le adunate di Roma 1, Napoli, Rimini dove abbiamo respirato il sentiment dell’idea MOVIMENTO 5 STELLE. Adunate oceaniche, idee, principi, agorà meravigliose. Dopo alcuni rinvii per cause di forza maggiore si è deciso per una metodologia informatica. Uno sforzo organizzativo non indifferente che ci ha permesso di ritrovarci per proporre, discutere e confrontarci. Uno sforzo collettivo per un esercizio del pensare, che non è conoscere che proprio della scienza. A mio avviso il pensiero è sottoporre a verifica le idee che abbiamo in testa e che possono essere influenzate dai nostri pregiudizi.
“L’assemblea sociale” o la filosofia ci permettono di verificare se le nostre idee hanno fondamento. Sfido chiunque a trovare un'altra esperienza simile. Ammetto che sono arrivate, come al solito, critiche e disaccordi ma non ci dobbiamo scoraggiare. La nostra dialettica è il miglior modo argomentativo disponibile. Fossimo filosofi lo chiameremmo esercizio di Maieutica?. In sintesi con gli stati generali abbiamo salvaguardato l’etica movimentista che ci distingue. Considerato questa unicità ,che non sempre ci permette di raccogliere risultati importanti, reputo le alleanze un esercizio difficile e improponibile in quanto diventa ostico un matrimonio (vedasi esperienza Lega). Forse a livello comunale sarà realizzabile.
Nel 2018 sei stato eletto Portavoce M5S del Comune di Cinisello Balsamo, aspetti positivi e negativi di questa esperienza ed in particolare quali sono i principali problemi del territorio di Cinisello Balsamo.
Quando sono stato eletto eravamo al governo con la Lega. In quel periodo la stessa ha dato a noi (all’opposizione) la Vicepresidenza del Consiglio. Così mio malgrado, mi sono ritrovato in questa posizione. La maggioranza, però, ha sbagliato a contare i voti nella seduta elettiva favorendomi come vicario. Sicuramente questo fatto è da ritenere positivo (ufficio personale, rapporti previlegiati con gli assessori e i dipendenti, PC e telefono di servizio). Non sempre però è tutto oro quello che luccica… I due colleghi (Presidente e Vicepresidente al governo di Lega e Fratelli d’Italia) formano la maggioranza mettendomi spesso e volentieri in minoranza, dopo estenuanti e complicati dialoghi e per questo devo ringraziare l’eristica di Schopenhauer che viene spesso e volentieri in mio aiuto.
Per quanto riguarda in particolare Cinisello Balsamo, mia moglie ed io ci siamo trasferiti nella “città dormitorio” di seconda fascia alle porte di Milano, dove non abbiamo ritrovato una vivibilità simile, ad esempio, a quella trovata in Francia dove abbiamo trascorso gli ultimi anni lavorativi. È germogliata la voglia di contribuire al miglioramento del nostro ambiente e della nostra qualità di vita, nel quotidiano della città.
Il programma che ho collaborato a costruire è la nostra linea guida e di conoscenza. Un programma nuovo, molto realistico e improntato ad aumentare la qualità della vita dei residenti. (I problemi sono molti, ad esempio migliorare la trasparenza di bilancio, la sicurezza. Vorremmo bloccare il consumo in misura irragionevole di suolo e ci occuperemo della sostenibilità ambientale). Dopo due anni sono riuscito a costituire la Consulta Animali per migliorare la convivenza con i nostri amici nel rispetto delle regole di convivenza civile e naturale (temi non ultimi per importanza). Ho presentato due petizioni alla Comunità Europea contro il progetto del centro commerciale Milano Nord 2 e contro la trasformazione della bio piattaforma di Sesto San Giovanni.
Il prossimo futuro dovrà essere concreto, teso al coinvolgimento della fascia giovane, che non è attirata dalla politica oppure che non può preoccuparsene a causa delle condizioni attuali di lavoro precario e irrispettoso delle regole e delle persone. Per concludere, negli ultimi dieci anni, al seguito dei portavoce del Movimento, mi sono reso conto che non basta essere in Consiglio Comunale per cambiare le cose, in minoranza non sussistono le possibilità per attuare il cambiamento. È necessario “governare per realizzarlo tutti assieme!”.

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