PER IL CICLO DI INTERVISTE “VOCI DAL TERRITORIO” MILANO SPARKLING METROPOLIS INTERVISTA MICHAELA PIVA PORTAVOCE DEL MOVIMENTO 5 STELLE DEL COMUNE DI ARESE

PER IL CICLO DI INTERVISTE “VOCI DAL TERRITORIO”
MILANO SPARKLING METROPOLIS INTERVISTA
MICHAELA PIVA
PORTAVOCE DEL MOVIMENTO 5 STELLE DEL COMUNE DI ARESE
PAOLA PIZZIGHINI, giornalista e co-founder di Milano Sparkling Metropolis, attivista di M5S, contribuisce da tempo alla nuova fase di discussione e di riorganizzazione del Movimento che ha avuto un momento importante negli Stati Generali del 14 e 15 novembre 2020.
Questo, in particolare, con il progetto editoriale “Voci dal Territorio” che ha la finalità di dare appunto voce alle idee di rinnovo e alle istanze del territorio milanese e che oggi ospita in questa intervista la Portavoce del Movimento 5 Stelle del Comune di Arese, MICHAELA PIVA.
CHI E’ LA NOSTRA INTERVISTATA MICHAELA PIVA
Di professione sono architetto, ho 47 anni e sono madre di una figlia di 13.
Il mio impegno politico nasce come attivista nei comitati ambientalisti e ho collaborato con associazioni non partitiche prima di candidarmi come portavoce. Mi sono avvicinata al M5S di Arese nel 2013 proponendo un’interrogazione sull’ inquinamento delle acque a seguito dei lavori di bonifica nell’ area ex Alfa.
Dopo la Assemblea Generale degli Stati Generali sono emersi con chiarezza alcuni indirizzi della base del Movimento su temi identitari di M5S come il limite ai due mandati, la posizione autonoma del Movimento rispetto alle alleanze elettorali, la Governance Collegiale. Un tuo commento su questa nuova fase del Movimento.
La deroga al dogma sui 2 mandati e “niente alleanze” non è stato digerito da tanti attivisti che hanno abbandonato il movimento. Non essendo un’attivista del m5s della prima ora, i cambiamenti fino ad oggi proposti mi sono sempre sembrati naturali per un’organizzazione politica. Il limite dei due mandati vale per chi ha raggiunto posizioni di potere, non certo per i nostri consiglieri di opposizione, non possiamo essere così “matematici” rischieremmo di avere un gruppo troppo precario.
Per quanto riguarda le alleanze, dovremmo essere coscienti che rischiano di diventare un abbraccio che stritola, perché ci accompagniamo a gruppi politici che hanno decadi di storia e organizzazioni ben radicate sui territori.
Se vogliamo allearci dovremmo crescere come organizzazione soprattutto sui territori.
Spesso, non avendo stampa e tv che ci seguono, non riusciamo a raccontare le leggi e le cose buone che il M5S in pochi anni di governo è riuscito a fare, come portavoce spesso mi tocca rispondere alle fake news che la stampa dà in pasto alla gente, per esempio criminalizzando il reddito di cittadinanza.
Nel 2018 sei stata eletta Portavoce M5S del Comune di Arese, aspetti positivi e negativi di questa esperienza ed in particolare quali sono i principali problemi del territorio di Arese.
Gli aspetti positivi sono tanti e motivanti: fare politica a livello locale permette di avere un confronto con la realtà e aiutare i propri concittadini: spesso dalle segnalazioni dei cittadini si comprende dove sono i disservizi dell’amministrazione e il portavoce, anche semplicemente chiedendo informazioni, può condizionare l’operato di chi amministra.
Altra cosa positiva sono le collaborazioni, non è vero che le persone si sono disaffezionate alla cosa pubblica, ma al contrario è la politica che si è disaffezionata ai cittadini: chiunque ho interpellato con competenze specifiche mi ha sempre dato volentieri il suo apporto, anche se non iscritto o simpatizzante per il M5S.
Gli aspetti negativi sono la mole di lavoro che sembra non finire mai.
Il territorio in cui vivo, per la presenza dell’area ex Alfa-Romeo è stato spesso soggetto ad interessi di grandi gruppi di capitali con mire speculative: una volta il più’ grande polo logistico d’Europa, ora il più grande centro commerciale d’ Europa e in futuro un’ulteriore espansione commerciale. Nel 2017 il M5S Arese ha promosso la petizione europea, accolta all’ unanimità, contro il progetto di ampliamento dell’attuale centro commerciale, inquadrando il progetto in conflitto con la direttiva aria, in un quadrante già compromesso dal punto di vista degli sforamenti dei limiti di inquinamento da PM10.
Oltre ai temi ambientali e di salute pubblica, ci sono aspetti di controllo della spesa pubblica verso le partecipate e le consorziate. Le esternalizzazioni dei servizi non pare portino un risparmio ai comuni e questo è un aspetto su cui abbiamo cominciato ad unirci tra i consiglieri del rhodense per fare azioni congiunte, a titolo di esempio abbiamo presentato una richiesta di chiarimenti al revisore dei conti del Consorzio bibliotecario nord ovest perché il bilancio consuntivo dava la fotografia di una realtà deteriorata, che perdeva il doppio del proprio guadagno.
Lavorare sui temi comuni di zona, unendoci, può permetterci di superare l’ attività dei singoli consigli comunali producendo azioni sicuramente più incisive.

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