MYMICROGALLERY presenta la mostra collettiva "Respiro" a cura di Stefania Carrozzini - Inaugurazione martedì 25 maggio 2021 ore 18.30 - 20:30 - via Boccaccio 24, Milano

MYMICROGALLERY
presenta la mostra collettiva
"Respiro"
A cura di Stefania Carrozzini
Inaugurazione
martedì 25 maggio 2021 ore 18.30 - 20:30
dal 25 maggio al 10 giugno 2021 su appuntamento
Gli ingressi alla mostra saranno contingentati nel rispetto delle norme di sicurezza.
Rosaspina Buscarino, Kentaro Chiba, Cristina Cary, Simonetta Chierici, Denise Cummings, Giovanna Del Magno, Marcello Diotallevi, Gro Folkan, Grazia Gabbini, Buyong Hwang, Susi Lamarca, Inés Mantel, Luke Mitchell, Riitta Nelimarkka, Maurizio Pini, Tiziana Priori, Christopher Pisk, Jacqueline Real, Marcello Sestito, Yuko Shinozaki, Vittorio Sironi.
Il Respiro è l’elemento vitale per eccellenza, sottile connubio tra spirito e materia, entità di un mondo unico e indivisibile, l’alternanza durata fra onda e risacca, tra dentro e fuori. Il Respiro è un fatto corporeo e quindi è dal corpo che partiamo in questa mostra, dal pensiero e dall’azione dall’immaginario degli artisti, che offrono diverse narrazioni visive e testuali di tale attività basica che è di tutti gli esseri umani, del mondo animale e vegetale. La parola 'Respiro', dal latino respirare, è composta di re, che indica ripetizione, e spirare cioè soffiare e quando è stata ideata era una parola dotta, adatta a considerazioni di carattere medico, fisiologico. È poi diventata parte del lessico comune come per tutti i derivati di 'spirare' in italiano: dall'inspirare ed espirare al traspirare, dal sospirare all’ispirare e allo spirito. Apre così a meravigliosi significati figurati tra cui spiccano quelli del sollievo e della pausa.
Nell'agitazione il ritmo del respiro si accorcia e genera una mente inquieta, mentre nella pausa il respiro torna a prendersi il suo spazio, ad allargare il torace, ad attutire il caos; parimenti, l'oppressione dell'ansia e dell'angoscia parlano etimologicamente di ansito, di affanno, di una stretta che riconduciamo immediatamente a un peso sul respiro: comprendiamo come sia naturale intendere il respiro ritrovato, come un autentico sollievo.
I buddisti ci hanno insegnato ad ascoltarlo, il respiro, a prenderne coscienza, come mezzo per risvegliarsi e mantenere la piena attenzione al fine di guardare con cura, a lungo e in profondità la natura di tutte le cose. La parola sanscrita “Prana” si riferisce all’energia vibrante di ogni manifestazione vitale che ha in sé, in forma microcosmica, l’alternarsi tra giorno e notte, la magica melodia della creazione, il ritmo pulsante del tempo cosmico. L’arte, non è solo coscienza percettiva, ma è il respiro della conoscenza e della bellezza, indispensabile come l’aria per la sopravvivenza della nostra umanità. Tutte le opere d’ampio respiro, che su diversi fronti espressivi e linguistici si rendono maestose e presenti, hanno una voce forte, sono potentemente ispirate e donano un senso di libertà perché abbracciano la vita.
La mostra prosegue fino al 10 giugno 2021
per appuntamento stefaniacarrozzini@gmail.com

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