BUILDING GALLERY presenta una mostra di Tadashi Kawamata "Nests in Milan" - 31 marzo – 23 luglio 2022 - via Monte di Pietà 23, Milano

Tadashi Kawamata. Nests in Milan
a cura di Antonella Soldaini
31 marzo – 23 luglio 2022
Inaugurazione: giovedì 31 marzo 2022, ore 10 - 19
BUILDING
via Monte di Pietà 23, Milano
www.building-gallery.com
LOCATION AGGIUNTIVE:
Cortile della Magnolia, Palazzo di Brera via Brera 28, 20121 Milano
Centro Congressi Fondazione Cariplo via Monte di Pietà 10, 20121 Milano / angolo via Gian Domenico Romagnosi
Grand Hotel et de Milan via Monte di Pietà 24, 20121 Milano / angolo via Croce Rossa
BUILDING, dal 31 marzo 2022 al 23 luglio 2022, presenta la mostra Nests in Milan dedicata all’artista giapponese Tadashi Kawamata, a cura di Antonella Soldaini. Conosciuto in tutto il mondo per i suoi progetti multidisciplinari, Tadashi Kawamata (Hokkaido, 1953) presenta a Milano una serie di installazioni concepite appositamente per questa occasione. Si tratta di quattro interventi che si svolgeranno sia negli spazi interni e sulla facciata di BUILDING che in quelli esterni di altri edifici posti nelle sue vicinanze: Grand Hotel et de Milan, Centro Congressi Fondazione Cariplo e Cortile della Magnolia, Palazzo di Brera.
Kawamata si afferma molto giovane sulla scena artistica giapponese e internazionale. A 28 anni, dopo essersi laureato all'Università di Belle Arti di Tokyo, viene invitato al padiglione giapponese della Biennale di Venezia del 1982. Da allora partecipa alla realizzazione di progetti site specific in tutto il mondo. La sua opera, realizzata principalmente con l’uso del legno, implica una riflessione sul contesto sociale e le relazioni umane.
Le sfide urbanistiche sono all’origine del suo lavoro. I cantieri in costruzione o quelli in demolizione, le aree non edificate che restano nello spazio urbano sono al centro dell’interesse di Kawamata che, nella realizzazione dei suoi progetti, utilizza i materiali presenti sul sito “riciclandoli”. Così a Kassel, nel 1987, in occasione di documenta 8, l’artista restituisce all'attenzione degli abitanti una chiesa in rovina, distrutta durante la seconda guerra mondiale e trascurata nella ricostruzione della città.
Oltrepassando i confini dei luoghi chiusi e delimitati, gli interventi di Kawamata, nati da una riflessione sulla relazione che le sue opere generano con il contesto sociale e le relazioni umane, mireranno non tanto a coinvolgere un singolo edificio, ma ad allargare l’area di intervento in modo da inglobare una porzione del tessuto urbano della città. Si tratta in questo caso di architetture che, nell’ambito della storia di Milano, racchiudono un particolare valore civile e culturale e che attraverso le installazioni dell’artista saranno sottoposte a un delicato e nello stesso tempo spettacolare processo di trasformazione.
Appropriandosi via via degli spazi interni ed esterni - come facciate, balconi, tetti - degli edifici, tramite una serie di costruzioni ottenute con l’intreccio di assi di legno che vanno a formare un’inestricabile griglia, apparentemente leggera ma dalla solida struttura, Kawamata solleciterà una diversa lettura e interpretazione del loro aspetto e significato.

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