PAOLA PIZZIGHINI PER MILANO SPARKLING METROPOLIS INTERVISTA MICHELE GIANELLA COORDINATORE ITALIANO INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI (CEI) SUL REDDITO DI BASE INCONDIZIONATO

PAOLA PIZZIGHINI PER
MILANO SPARKLING METROPOLIS
INTERVISTA
MICHELE GIANELLA
COORDINATORE ITALIANO INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI (CEI) PER IL REDDITO DI BASE INCONDIZIONATO
PAOLA PIZZIGHINI, giornalista e co-founder del Blog culturale e di approfondimento dei temi di attualità Milano Sparkling Metropolis, è un’attivista di M5S Milano. Nell’ambito delle interviste di attualità intervista oggi Michele Gianella, Coordinatore Italiano Iniziativa dei Cittadini Europei (CEI) sul Reddito di Base Incondizionato.
CHI È IL NOSTRO INTERVISTATO MICHELE GIANELLA
Sono il responsabile e portavoce per l’Italia della Iniziativa Cittadina Europea avente per oggetto l’Avvio di Redditi di Base Incondizionati nell’Unione Europea”. La pagina ufficiale col testo dell’iniziativa e il modulo di raccolta firme è tinyurl.com/eci-ubi-2020, e un sito dedicato è visibile alla pagina it.eci-ubi.eu. Mentre scrivo, mancano poco più di mille firme per rendere l’Italia il secondo Paese dell’Unione Europea a raggiungere il quorum. Ne approfitto quindi per invitare subito a firmare chi ancora non lo avesse fatto.
Michele, incominciamo dalle basi per spiegare ai nostri lettori cos’è una Iniziativa dei Cittadini Europei e qual è l’idea da cui nasce la richiesta di un Reddito di Base Incondizionato per i cittadini Europei.
L’I.C.E. (Iniziativa Cittadina Europea) è uno strumento di democrazia partecipativa con cui una comunità sufficientemente estesa, e diffusa nel continente, di cittadini può portare le proprie istanze fino al livello più alto, ossia la Commissione Europea.
Molti degli attivisti che in tutta Europa stanno promuovendo questa iniziativa si conoscono da quasi dieci anni, ovvero dal 2013, quando si tenne un’Iniziativa affine per contenuti, anche se molto più modesta (si limitava infatti a chiedere alla Commissione Europea uno Studio di Fattibilità).
Negli anni siamo rimasti in contatto, e abbiamo visto la situazione che rendeva già allora questa misura necessaria e urgente (automazione, concentrazione della ricchezza), peggiorare sempre più e sempre più in fretta.
Per citare i dati dell’ISTAT, nell’autunno del 2020 c’erano in Italia:
- 2,6 milioni di disoccupati;
- 17 milioni di persone a rischio povertà nel breve termine;
- 8 milioni di persone povere;
- 4,5 milioni di persone in povertà assoluta.
Il reddito di base incondizionato è una misura forse controintuitiva; ma di fronte a numeri così drammatici, ci si rende presto conto che è la cosa più sensata da fare. Basta solo riflettere che, nelle parole dello storico Rutger Bregman, “La povertà non è una mancanza di carattere. È una mancanza di denaro.”
In Italia, anche grazie al tuo coordinamento, stiamo per raggiugere il quorum di firme per poter fare della proposta del Reddito di Base Incondizionato un tema di discussione per gli organismi europei di governo. Spiegaci meglio qual è l’iter per proporre una vera e propria legge europea e le relative tempistiche.
Il quorum, che prevediamo di raggiungere a breve, è una soglia psicologica molto importante; ma superarlo sarà davvero solo il primo passo. Perché l’Iniziativa sia efficace, infatti, e perché la Commissione Europea sia tenuta a valutarne l’adozione è necessario che:
- almeno un quarto dei Paesi dell’Unione (quindi sette, nell’attuale assetto a 28) devono raggiungere il loro quorum, che è una funzione del numero dei loro europarlamentari;
- inoltre, tutti insieme dobbiamo raggiungere un milione di firme.
A quel punto, la Commissione Europea sarà tenuta a discuterne l’implementazione nell’Unione Europea.
Realisticamente, prevedo almeno un anno, un anno e mezzo di lavori preparatori, prima dell’estensione di una vera e propria legge.
Quanto a noi attivisti, visto il breve intervallo di tempo che ci separa dal termine della raccolta firme, e viste la pandemia che ci accompagna da due anni e mezzo, monopolizzando inevitabilmente l’attenzione di tutti, stiamo chiedendo da mesi una proroga alla Commissione Europea, così da avere complessivamente due anni di tempo. È già successo ad altre I.C.E., come “Stop Finning”, per il bando del taglio delle pinne di squalo a uso alimentare, poi coronate da successo.
L’accelerazione nella raccolta firme osservata in questi mesi rende questa richiesta più fondata, e quindi è molto importante fare il possibile perché questa spinta continui. Nel frattempo, come recita quello che ormai è il motto informale del nostro movimento,“Firmate e fate firmare oggi, perché serviva già ieri :-)”.
CHI È LA NOSTRA GIORNALISTA
PAOLA PIZZIGHIN
I, avvocato giuslavorista e giornalista è Co-founder del Blog culturale e di approfondimento dei temi di attualità Milano Sparkling Metropolis. È attivista del Movimento 5 Stelle di Milano, per il quale è stata candidata alle Elezioni Europee nel 2019 e Rappresentante per la Lombardia agli Stati Generali del novembre 2020.

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