PAOLA PIZZIGHINI PER MILANO SPARKLING METROPOLIS INTERVISTA RICCARDO OLGIATI CANDIDATO M5S ALLA CAMERA DEI DEPUTATI LOMBARDIA 1 - 01 PER IL CICLO DI INTERVISTE “VERSO LE ELEZIONI POLITICHE 2022”

PAOLA PIZZIGHINI
PER MILANO SPARKLING METROPOLIS
INTERVISTA
RICCARDO OLGIATI
CANDIDATO M5S ALLA CAMERA DEI DEPUTATI LOMBARDIA 1 - 01
PER IL CICLO DI INTERVISTE “VERSO LE ELEZIONI POLITICHE 2022”
PAOLA PIZZIGHINI, giornalista e co-founder di Milano Sparkling Metropolis, attivista di M5S, contribuisce da tempo alla nuova fase di discussione e di riorganizzazione del Movimento e al supporto delle realtà locali Lombarde M5S. E ‘candidata alle elezioni politiche nel collegio uninominale del Senato Lombardia 05.
In vista delle prossime elezioni del 25 settembre, MILANO SPARKLING METROPOLIS lancia un nuovo progetto editoriale “Verso le elezioni politiche 2022” per dare un contributo alla campagna elettorale M5S e far conoscere i suoi candidati.
Intervistiamo oggi la portavoce uscente M5S alla Camera, Riccardo Olgiati.
CHI È IL NOSTRO INTERVISTATO RICCARDO OLGIATI
Innanzitutto ti ringrazio e mi presento: sono Riccardo Olgiati, 39 anni di Legnano (MI), deputato della XVIII legislatura eletto nel 2018 per il M5S.
Sono diplomato in Elettronica e Telecomunicazioni. Il mio impegno politico nacque nell'ormai lontano 2009 quando un amico mi consigliò di leggere un libro. Si chiamava "Tutte le battaglie di Beppe Grillo". Ascoltai il suo consiglio, lo acquistai e ne rimasi folgorato. Ho capito subito che quell'uomo vedeva lontano.
Al Governo c'era Berlusconi, erano gli anni degli attacchi alla magistratura, delle leggi ad personam come il Lodo Alfano, dell'inizio della crisi del debito che avrebbe poi portato l'Italia sull'orlo del default. Capii che la classe politica italiana aveva fallito e che serviva che ognuno nel suo piccolo facesse la propria parte per cercare di rimediare a questa situazione.
Iniziai quindi a seguire costantemente il blog di Beppe che era fonte inesauribile di notizie che non trovavano spazio nel mainstream. Da lì i primi meetup, i V-day fino alla decisione nel 2012 di candidarmi per il consiglio comunale della mia città, Legnano. Un boom clamoroso, facemmo il 13,7%, il risultato più alto della Lombardia a quelle amministrative per il M5S. Presi poco meno di 200 preferenze e riuscii ad essere eletto consigliere comunale.
Un'esperienza fantastica che credo mi sia servita davvero tanto e che ritengo debba essere fondamentale come passaggio per chi vuole fare politica. Nel 2018 poi decido di candidarmi alle elezioni politiche. La vittoria alle parlamentarie mi permette di essere capolista nel mio collegio ed essere eletto. Ed oggi eccomi quì, pronto all'ennesima campagna elettorale con lo stesso entusiasmo di 10 anni fa ma con un bagaglio di esperienza decisamente più ricco.
Riccardo tu sei un Portavoce uscente eletto alla Camera dei Deputati nel 2018 e quindi hai seguito da vicino tutte le vicende parlamentari. In questi giorni inizia la campagna elettorale e il nostro Presidente Giuseppe Conte ha indicato in particolare 9 temi caldi da portare avanti come istanze del Movimento. Qual è tra questi temi quello che ritieni, per la tua esperienza, più importate per i cittadini che vanno al voto e che più peserà sulla campagna elettorale?
Spesso le campagne elettorali sono momenti in cui i partiti preannunciano i loro programmi per gli anni a venire. Questa volta è un po' diverso. Usciamo da una pandemia che ha cambiato il mondo intero, ci ritroviamo dopo 30 anni la guerra alle porte di casa.
Questo fa sì che i partiti non possano permettersi di pensare troppo a programmi di lungo termine, servono risposte immediate a una crisi che in autunno si farà pesantissima per tutto il mondo produttivo e per le famiglie a causa di 2 fattori: l'inflazione e il prezzo dell'energia.
Se la politica non saprà dare risposte concrete su questi 2 temi si rischia veramente un bagno di sangue ed una crisi sociale che grazie agli interventi del Governo Conte 2 abbiamo evitato già nel 2020 a causa del COVID.
In quel caso siamo stati bravi a capire che senza interventi tempestivi ci sarebbe stato il disastro, abbiamo fatto scostamenti di bilancio per oltre 150 miliardi per andare incontro alle esigenze di famiglie ed imprese e questo ha permesso al Paese non solo di salvarsi ma di realizzare un rimbalzo economico notevole nel 2021, anche se poi il mainstream ha fatto credere agli italiani che il merito è stata la bacchetta magica di Draghi.
Oggi ci troviamo un po' in quella stessa situazione.
Un recente sondaggio diceva che i temi che interessano ai cittadini in questa campagna sono quelli economici legati all'aumento dei prezzi. Non c'è alcun dubbio quindi che sono questi i temi che più incideranno sulla campagna elettorale.
Purtroppo però sento in questi giorni proposte totalmente distanti dalle reali esigenze degli italiani. C'è chi da una parte parla di flat-tax, che tra l'altro non si sa con quali risorse andrebbe realizzata, una misura incostituzionale che va a totale vantaggio delle fasce più abbienti.
Dall'altra c'è il vuoto totale. Il riferimento è una fantomatica agenda Draghi che nessuno sa cosa sia visto che Draghi è stato chiamato a governare dal Presidente Mattarella per gestire pandemia e PNRR, fatte queste 2 cose nessuno sa quale sia la sua agenda visto che non si è mai presentato davanti al voto degli elettori con un programma.
E poi c'è il Movimento 5 Stelle che ha un programma estremamente chiaro e puntuale che risponde proprio alle esigenze di famiglie e imprese più in difficoltà. Dobbiamo assolutamente intervenire a livello europeo per fissare un tetto al prezzo del gas, lo diciamo da mesi. Avevamo portato in CDM la proposta parecchi mesi fa, la risposta è stata stralciare la norma.
Oggi tutti ci inseguono su questa proposta accusando chi ha fatto cadere il Governo Draghi di avergli tolto forza contrattuale per convincere i Paesi contrari. Addirittura qualche giorno fa il Ministro Giorgetti ha parlato di scostamento di bilancio per poter immettere liquidità per famiglie ed imprese che altrimenti rischiano di saltare. Spero che gli elettori sappiano distinguere chi li ha presi in giro per mesi ed ora chiede loro il voto e chi invece come il Presidente Conte dimostra coerenza e serietà nell'affrontare i problemi che vivono ogni giorno e che si amplificheranno nelle prossime settimane.
Il 25 settembre gli italiani andranno al voto e tanti sono i punti interrogativi che incombono sugli elettori, dal caro energia al riaccendersi della pandemia, dalle tensioni occupazionali alla minaccia di una recessione economica. Quale sarà secondo te il tema più caldo postelettorale del prossimo autunno?
L'ho già anticipato nella risposta precedente. Non ci sono dubbi che inflazione e caro energia saranno le sfide da affrontare immediatamente per il nuovo Governo che si insedierà. La prima cosa che il Governo sarà chiamato a fare con urgenza sarà la legge di bilancio per il 2023 e sarà interessante vedere come verrà affrontata. Le risorse come ogni anno sono poche, le esigenze saranno enormi, forse superiori a quanto è servito durante la pandemia.
Di mezzo c'è però l'Europa, che come sempre guarderà con particolare attenzione all'Italia a causa del livello molto alto di debito pubblico. Prevedo una trattativa particolarmente difficile quest'anno sulla legge di bilancio. Ma a Bruxelles dovranno capire che o si archivia definitivamente il periodo dell'austerità oppure questa volta si rischia davvero grosso.
La fase acuta della pandemia l'abbiamo affrontata in modo positivo solo grazie al fatto che il Presidente Conte è riuscito con un estenuante impegno a convincere i Paesi cosiddetti rigoristi a realizzare il PNRR, risorse europee finanziate con debito comune per investimenti a sostegno della crescita economica. Ora che la strada è aperta bisogna proseguire in questa direzione.
Lo abbiamo sentito ripetere un sacco di volte negli anni scorsi, serve solidarietà europea se ci si vuole salvare, da soli non si va da nessuna parte, anzi si rischia che il castello crolli per intero. Ma poi oltre alla solidarietà europea serve un Governo serio che abbia proposte altrettanto serie per affrontare a livello nazionale appunto i temi dell'inflazione e del caro energia che altrimenti porteranno inevitabilmente ad un pesante scivolamento della classe sociale media verso quella più debole ed un disastro occupazionale senza precedenti.
Il Presidente Draghi nei giorni scorsi al meeting di CL si è detto ottimista e che l'Italia anche questa volta ce la farà. Ovviamente è quello che speriamo tutti ma se parliamo di ottimismo, sondaggi elettorali alla mano, io non sono molto d'accordo...
Concludo ponendo l'attenzione anche su un ultimo tema post elettorale che il nuovo Governo ritengo dovrà mettere all'ordine del giorno con grande urgenza e che definire "tema più caldo" come tu mi chiedi nella domanda calza a pennello.
L'ambiente. In queste settimane purtroppo stiamo avendo la dimostrazione che quanto come M5S diciamo da anni è tristemente realtà: o invertiamo il trend della produzione energetica abbandonando le fonti fossili e passando il più in fretta possibile ad una sostanziale, ed infine totale, produzione di energia con fonti rinnovabili oppure ci rimangono poche decine di anni e poi dovremo trovarci un altro pianeta per vivere.
E sappiamo che non c'è.
Nelle ultime settimane stiamo affrontando una delle più grandi crisi di siccità dei nostri tempi, seguite da uragani che distruggono tutto quello che incontrano, vediamo montagne che crollano causando decine di morti. Mi chiedo: cos'altro dobbiamo vedere prima che alcune forze politiche capiscano che questo tema è prioritario?
CHI E’ LA NOSTRA GIORNALISTA
PAOLA PIZZIGHINI,
avvocato giuslavorista e giornalista è Co-founder del Blog culturale Milano Sparkling Metropolis. E’ attivista del Movimento 5 Stelle di Milano, per il quale è stata candidata alle Elezioni Europee nel 2019, Rappresentante per la Lombardia agli Stati Generali del novembre 2020, Candidata alle elezioni politiche 2022 nel collegio uninominale del Senato Lombardia 05.

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