Dal 14 settembre al 22 ottobre 2023 il MUDEC ospita la nuova esposizione di “Deutsche Bank Artist of the Year”

Dal 14 settembre al 22 ottobre 2023 il MUDEC ospita la nuova esposizione di “Deutsche Bank Artist of the Year”:
in mostra DOKU Experience Center dell’artista LuYang che nel 2022 ha vinto il prestigioso premio internazionale di Deutsche Bank dedicato all’arte contemporanea.
MUDEC – Museo delle Culture di Milano Via Tortona, 56 - Milano www.mudec.it
Dal 14 settembre al 22 ottobre 2023 il MUDEC di Milano presenta con Deutsche Bank e in collaborazione con 24 ORE Cultura la mostra DOKU Experience Center dell’artista LuYang, che ha vinto nel 2022 il prestigioso premio internazionale “Artist of the Year” della Banca dedicato all’arte contemporanea, giunto alla sua undicesima edizione.
La mostra è a cura di Britta Färber, Global Head of Art & Culture di Deutsche Bank.
Dopo l’apertura al PalaisPopulaire di Berlino, l’“Artist of the Year” torna a Milano al MUDEC proseguendo l’importante collaborazione avviata lo scorso anno, con l’intento di presentare al pubblico italiano alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale, che si sono distinti per creatività e valore significativo del proprio lavoro. Questo secondo appuntamento con il premio di Deutsche Bank conferma l’impegno del MUDEC e di 24 ORE Cultura verso i linguaggi e i temi del contemporaneo, che si articola in un palinsesto artistico e culturale di respiro internazionale, accompagnato da eventi collaterali di approfondimento, fra cui visite guidate tematiche e laboratori didattici realizzati grazie al contributo di Fondazione Deutsche Bank Italia.
In particolare, giovedì 14 settembre alle ore 18:00 LuYang sarà al MUDEC per una Artist Talk che introdurrà il pubblico alla mostra DOKU Experience Center e presenterà la pratica artistica di LuYang in dialogo con la curatrice Britta Färber. Al termine della Talk, sarà possibile visitare la mostra con l’artista e la curatrice. Evento gratuito previa prenotazione obbligatoria.
Roberto Parazzini, Chief Country Officer di Deutsche Bank in Italia, ha dichiarato: “Con il DOKU Experience Center portiamo al pubblico italiano non solo il principale progetto artistico globale di Deutsche Bank, ma anche una voce dirompente, in grado di arricchire il dibattito culturale del momento. E siamo lieti di farlo per il secondo anno consecutivo al MUDEC – Museo delle Culture, insieme al Comune di Milano e a 24 ORE Cultura”.
Federico Silvestri, Amministratore Delegato di 24 ORE Cultura, afferma: “Siamo molto felici di rinnovare la collaborazione con Deutsche Bank per questo prestigioso premio internazionale. Dalle nuove frontiere della tecnologia digitale all’inclusione e alle questioni di genere, la mostra di LuYang offre ai visitatori spunti e riflessioni di grande attualità, confermando ancora una volta l’impegno del MUDEC verso linguaggi e temi fortemente contemporanei, attraverso la voce degli artisti più interessanti sulla scena mondiale”. Impegnata da oltre 40 anni nella promozione dell’arte contemporanea, dal 2010 Deutsche Bank assegna il premio annuale “Artist of the Year” ad artisti emergenti che lavorano principalmente con la carta o la fotografia, mezzo privilegiato delle opere che compongono la Deutsche Bank Collection, nata a metà degli anni Settanta e oggi una delle più importanti collezioni corporate a livello internazionale. Il vincitore del premio – il cui lavoro deve essere sempre di rilevanza sociale e artistica e deve sviluppare nuove prospettive sul presente – è scelto su indicazione del Global Art Advisory Council della banca, composto da curatori di fama internazionale del calibro di Victoria Noorthoorn, Hou Hanru e Udo Kittelmann. Anziché assegnare un premio in denaro, Deutsche Bank sostiene i suoi Artists of the Year contribuendo a farli conoscere al grande pubblico, producendo una mostra personale e un catalogo, e acquistando alcune delle loro opere per la collezione. Dal 2018 la personale degli artisti inaugura al PalaisPopulaire, lo spazio di Deutsche Bank a Berlino dedicato all’arte e alla cultura, ed è successivamente presentata in altre istituzioni internazionali.
Diversamente dallo scorso anno – quando per il decennale del premio sono stati eccezionalmente selezionati tre nomi – per questa undicesima edizione lo spazio di Mudec Photo è interamente dedicato a LuYang e al suo progetto DOKU Experience Center.
Tra i più interessanti giovani artisti asiatici contemporanei, LuYang si ispira alla fantascienza, ai manga, ai videogiochi e alla cultura techno, esplorando tecnologie ipermoderne e contenuti che riguardano il postumanesimo e il transumanesimo. La sua riflessione sfuma le distinzioni tra corpo reale e digitale e trova espressione soprattutto nella danza, tema ricorrente nella sua pratica.
Con la mostra DOKU Experience Center l’artista ci introduce a un modo di pensare plasmato dalle nuove tecnologie, che è allo stesso tempo antico e spirituale: concetti come quello di identità culturale, corpo e genere, sono radicalmente messi in discussione nell’intento di sconfinare e superare il limite tra digitale e reale.
Nel cosmo di LuYang, le identità non sono fisse ma fluide. L’artista colloca l’attuale pensiero scientifico e il legame con la cultura pop e consumistica globale nel contesto delle cosmologie buddiste e induiste, contrapponendo la nozione di identità ancorata al corpo e al tempo cronologico a realtà multiple – ad esempio ricorrendo a cyborg o avatar – che non conoscono un sé immutabile ma solo un cambiamento permanente.
Coinvolgente, filosofica, e talvolta inquietante, DOKU Experience Center è interamente dedicata a questi temi e, in particolare, alla reincarnazione virtuale dell'artista in un avatar di genere neutro– ovvero Dokusho Dokushi, o DOKU in breve –, una figura iperrealistica il cui volto è modellato sul suo ma può assumere diverse sembianze. In questo processo, gli avatar funzionano come contenitori o gusci in cui LuYang infonde lo spirito, impregnandoli di esperienze personali, religione, spiritualità e influenze della cultura pop globale. Tutte le espressioni facciali e i movimenti sono eseguiti da ballerini e poi digitalizzati e coreografati con la tecnologia motion capture.

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