SPETTACOLARE CONCERTO DI MARCUS MILLER ALL'ALCATRAZ UNO DEI CONCERTI PIU' ATTESI DI JAZZMI

SPETTACOLARE CONCERTO DI MARCUS MILLER ALL'ALCATRAZ - UNO DEI CONCERTI PIU' ATTESI DI JAZZMI
Nel mezzo del programma di “JazzMI”, festival che si concluderà il 5 novembre e che ha intanto registrato 20 mila presenze, arriva Marcus Miller: l’asso del basso elettrico ha suonato all’Alcatraz con uno spettacolare concerto con una grande dimostrazione della sua sapienza musicale. Il jazzista americano classe 1960 è un’istituzione e non può fermare la sua ricerca musicale in costante equilibrio tra jazz, funk e fusion.
Fondamentale per la sua crescita artistica è stato l’incontro negli anni Ottanta con Miles Davis, con il quale collaborò alla scrittura di album come “We want Miles (1982), “Star people” (1983) e “Tutu” (1986), quest’ultimo poi rivisitato da Miller nel 2011 e portato in giro per il mondo con una nuova formazione. Sul palco dell’Alcatraz il bassista riconferma le sue doti di eccezionale performer live con una scaletta che spazia dalle origini del repertorio ai brani di “Laid Black” del 2018.
L’inizio è affidato a composizioni del repertorio di Miller prima di affrontare le cover tra cui due brani del repertorio di Miles Davis.
La prima è “Mr Pastorius” (ovviamente dedicata all’altro gigante del basso Jaco Pastorius, ucciso in una rissa nel settembre 1987). La versione proposta è coinvolgente a tratti travolgente. È una sorta di villaggio in cui abitano cittadini diversi che sono gli assoli, le atmosfere, gli stacchi, le fughe dei singoli strumenti il tutto con grande fluidità ritmica e la scioltezza della batteria.
“Mr Pastorius” è la sintesi, la fotografia di tutto il concerto che si dipana, nelle differenti sfumature, proprio in questa direzione e dimensione: quella del virtuosismo e dell’alternarsi degli assoli e/o delle parti principali in uno stile che mischia jazz, soul e funk.

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