gli ultimi bellissimi concerti di Jazzmi 2024 - Il flamenco trascendente di Israel Galván, la grandezza dei compositori italiani con Opera In Jazz di Danilo Rea e stasera al Blue Note il vincitore di Grammy Taylor Eigsti

Il pianista, compositore e vincitore di Grammy Taylor Eigsti torna al Blue Note con il proprio progetto e una line up stellare.
Inizia a suonare il pianoforte all’età di quattro anni, a Menlo Park, in California. Eigsti è subito etichettato come bambino prodigio, e da allora ha pubblicato 8 album come bandleader, oltre ad apparire in oltre 70 album come sideman, esibendosi e registrando con artisti come Dave Brubeck, Sting, Joshua Redman, Esperanza Spalding, Chris Botti, John Mayer, McCoy Tyner, Chick Corea, Snarky Puppy, Christian McBride, Joe Lovano e molti altri. Eigsti ha recentemente vinto il Grammy Award 2022 come miglior album strumentale contemporaneo per il suo lavoro più recente “Tree Falls”. Il flamenco trascendente di Israel Galván arriva al Teatro Menotti, da venerdì 8 fino a domenica. La sua danza sembra superare i limiti umani, non solo per il virtuosismo, ma per una ricerca costante di energia pura, una forza che trascende il gesto umano e si estende oltre il suono e il silenzio. Questa è l’essenza dell’Andalusia: polvere e luce, cieli violacei e ombre profonde come antiche scritture. Se Gil Evans, secondo Miles Davis, riuscì a far suonare un’intera orchestra come una sola chitarra, l’arrangiamento di Michael Leonhart per il piccolo ensemble diretto da Alberto Fabris – con l’aggiunta distintiva dei violoncelli – rivela con chiarezza la danza di ritmi e armonie, la purezza delle melodie, e la forza immutabile delle antiche scale arabe. Al Triennale Milano Teatro, risuona la grandezza dei compositori italiani con Opera In Jazz di Danilo Rea. Un omaggio appassionato a celebri arie di Puccini, Rossini, Verdi, Bellini e Donizetti, che rivivono attraverso una lente poetica e originale. Tra note e immagini, storici video in bianco e nero si alternano a opere d’arte contemporanea, intrecciando passato e presente in un dialogo vibrante. Rea celebra la magia senza tempo di voci leggendarie come Maria Callas, Beniamino Gigli e Caruso, intrecciando melodie e improvvisazione in un crescendo di emozioni. Un’esperienza che riporta l’Opera accessibile a tutti, rinnovata e viva, riscoprendone la bellezza attraverso il linguaggio del jazz.

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